domenica 20 aprile 2008

La Grande Paura

15 aprile

La paura per lo straniero fa vincere la Lega e il Pdl".

Qualcuno c'ha sperato,la maggioranza meno.E così dopo la campagna elettorale abbiamo un vincitore,la Lega Nord.
La Lega ha permesso al Pdl di Silvio Berlusconi di ottenere la vittoria in queste politiche 2008 sia alla Camera che al Senato.E' stata decisiva in tutti i sensi tanto che, a rigor di scienza politica,possiamo parlare del cosidetto "potenziale di intimidazione/ricatto": ossia il gioco politico secondo cui alcuni partiti possono non essere mai inclusi nelle coalizioni governative, ma avere un ruolo centrale grazie alla disponibilità di voti, di rappresentanza di interessi, di seggi parlamentari in misura tale da poter condizionare il funzionamento delle coalizioni governative, incidendo sulle attività e sulle politiche della coalizione, o perfino del sistema politico in toto(Giovanni Sartori).Se chi dovesse leggere avesse da ribattere riguardo al fatto che la Lega si trovi in coalizione sappia che in realtà il Carroccio è indipendente e ha solo sottoscritto un programma.
Bisogna tenere conto di questo fattore perchè,col tempo, potrebbe rivelarsi una spina nel fianco del PdL.
Non voglio entrare nel merito dei futuri problemi di governo che si potrebbero verificare, perchè in tal caso dovremmo fare confronti netti tra le visioni economiche dei due partiti (Pdl-Lega),apertamente differenti, e quelle dell'Unione Europea.Difatti il fatidico "federalismo fiscale" si potrebbe attuare su un Paese le cui regioni abbiano minime differenze finanziarie o quanto meno non tali da presentare divari giganteschi tra Sud e Nord,come mi sembra abbastanza ovvio che ci siano.Una politica economica di questo genere porterebbe a una riduzione del P.I.L e quindi all'aumento del disavanzo di bilancio.E qui chiudo perchè sennò dovremmo andare avanti per circa 4 ore di lettura.Insomma questo è solo uno di molti problemi.(se qualcuno avesse dubbi al riguardo me lo dica)
Detto questo,tralasciando il discorso politico, mi sono accorto di un fattore allarmante. Circa la gran parte dei miei coetanei ha votato Pdl/Lega.Il che per carità,è giusto e legittimo, però alla domanda "perchè" ti rispondevano due cose:"Silvio è simpatico" eppoi "Ho paura dei clandestini".
Ora, da che mondo e mondo, uno dovrebbe votare un partito per le politiche economiche/lavorative e per le riforme sociali e non basandosi su problematiche,che seppur presenti,sono veramente marginali al contesto.
Vi faccio un esempio: Il partito "Uomo nero?No grazie" fa della lotta all'immigrazione clandestina il suo vessillo di battaglia.E la fa anche in maniera colorita.Per compiere questo epico atto occorrono due punti principali:
A) Fondi consistenti
B)Aumento e miglioramento del personale e dei mezzi delle Forze di Polizia,Carabinieri e Guardia di Finanza.
Queste sono le premesse.
Da questo ragionamento logico passiamo a un più largo orizzonte.Il partito "Uomo Nero?No grazie" si allea(mantenendosi però indipendente e sottoscrivendo solo il programma) alla lista "Popolo delle Libertà". Le cui promesse sono a livello economico(considerati veri exploit):
1.Abolizione dell'ICI.
2.Abolizione del bollo auto.
E non solo:in termini numerici, l’obiettivo principale del programma è la riduzione della pressione fiscale sotto il 40%, vale a dire oltre tre punti di Pil. In assenza di ulteriori dettagli sulle azioni di contenimento della spesa e sulla loro quantificazione, nulla si può dire riguardo tale obiettivo. Così come nulla viene del resto indicato riguardo le riforme dei meccanismi di spesa, senza le quali le dismissioni patrimoniali sarebbero sprecate contando soprattutto con alle porte una sfavorevolissima congiuntura economica internazionale.Per di più, nulla viene detto riguardo alla non trascurabile struttura della spesa pensionistica, dopo che il governo Prodi aveva portato ad essa 9 miliardi di euro, che non saranno quindi disponibili per la riqualificazione della spesa sociale. Probabilmente al Pdl va bene così malgrado i tanti strepiti all’epoca della riforma del SCL Maroni? O forse è meglio non spaventare gli elettori, preferendo promettere mari e monti?
Insomma,date queste premesse, di difficoltà economiche date anche dal programma non chiarissimo io mi domando in primo luogo con che soldi,visto le politiche molto leggere, si voglia combattere l'immigrazione clandestina.In secondo luogo: come è possibile preoccuparsi dell'immigrazione quando il primo problema da porsi è quello economico che influenza l'inflazione,la disoccupazione,il caro vita,lo stipendio e il potenziale d'acquisto dei lavoratori?
Dinnanzi a tale problematica economica e finanziaria l'immigrazione clandestina passa in ventesimo piano tenendo conto che già con la legge Bossi-Fini si era ridotta del 25% per poi triplicare nei successivi 5 mesi.Contando che poi gli immigrati clandestini vengono assunti in nero nelle imprese di proprietà malavitosa soprattutto del Sud Italia, ma anche nel Nord Italia (i dati della Guardia di Finanza sono chiari,basti pensare alla maxi/operazione all'ortomercato di Milano), e sfruttati a volte in condizioni pietose di sussitenza bè, credo che, se ci si pensa bene,e accostando la "grande paura" a un significativo dato,ossia che circa lo 0.06% di reati è commesso da extra-comunitari,il timore verso queste persone andrebbe drasticamente ridotto.
Difatto, votare perchè si ha paura degli immigrati (e mi riferisco a vecchi e giovani) anche con programmi economici scadenti non è sintomo di volontà riformista nè tanto meno di grande acume sociale.Comunque siamo in democrazia ed è giusto che sia così. Ma la ventata di nuovo che in tanti abbiamo respirato e quel "si può fare" rieccheggiano ancora nella nostra testa,nelle teste di quel 38% che pensa che qualche sacrificio in più sia meglio delle promesse di pericolosa comodità già precedentemente provata.

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